Rosalba Quindici
“Dalla Camera Oscura – Omaggio a Mimmo Jodice” (2023) per pianoforte preparato, elettronica ed immagini
E’ un lavoro per pianoforte preparato ed elettronica, articolata in diversi pannelli musicali, il cui nucleo generatore è costituito da una selezione di fotografie di Mimmo Jodice e da suoni/rumori prodotti dall’artista al lavoro nella sua camera oscura. Il titolo dell’opera rimarca la centralità della camera oscura del fotografo, da lui stesso indicata come il luogo fisico e la fucina creativa da cui tutto comincia e in cui l’artista agisce alla stregua di un demiurgo. I suoni/rumori, risultanti dai gesti e azioni fondamentali dell’artista al lavoro – registrati dalla compositrice insieme al fotografo e alla figlia, Barbara Jodice, – sono stati da Quindici estrapolati, manipolati e musicalmente trasfigurati con l’uso dell’elettronica, le cui risorse tecno-estetiche le hanno permesso di indagare il lato metafisico delle opere di Jodice,se è vero che la metafisica non è per Jodice una dimensione che si colloca oltre la realtà, ma è insita nella realtà stessa. L’elettronica è però solo una delle due componenti della partitura, l’altra è costituita dal pianoforte preparato, dunque timbricamente trasmutato per effetto di oggetti e materiali inseriti in cordiera con l’obiettivo di creare un transito straniante tra i suoni della camera oscura e quelli dello strumento in scena, in un dialogo dove non è sempre chiaro chi è a produrre il suono creato e diffuso in sala mentre i vari “quadri musicali” si susseguono. La scelta del pianoforte non è casuale, ma legata alla centralità che esso ha per Quindici: quasi una sua personale camera oscura che risuona “per simpatia” con quella di Jodice.
Dell’opera sono possibili due versioni: con o senza video. Nel primo caso, sulla scena, alle spalle dello strumento, è previsto uno schermo su cui proiettare alcune delle fotografie di Mimmo che hanno ispirato il lavoro: una vera e propria scenografia immersiva, che ci permette di ripercorrere l’itinerario artistico del fotografo napoletano attraversandone alcuni dei momenti più significativi, che vanno dai mondi immaginifici di Punta Pedrosa e Stromboli a quelli delle serie Eden e de La Città invisibile, passando attraverso le fotografie che attestano l’attenzione di Jodice per i temi sociali, come quelle dedicate all’Ospedale psichiatrico e al duro lavoro nelle acciaierie di Terni.